Amstrad CPC demo images

Come appassionato di retrocomputing avendo iniziato a muovere i primi passi nel mondo dei computer su un Amstrad CPC, mi è sempre rimasto nel cuore questo home computer protagonista insieme allo Spectrum in tutte le sue declinazioni e all0indiscusso Re degli 8Bit il C-64 di Commodore. MI appassionava programmare con il Locomotive Basic equipaggiato dai computer CPC di Amstrad, erano notevoli le potenzialità grafiche offerte dal CPC che poteva generare immagini a 16 colori su una palette di 27 in double pixel nella modalità grafica “mode 0”. Si potevano utilizzare altre due modalità grafiche il mode 1 con la riproduzione di 4 colori e il mode 2 a 2 colori.
Le differenti modalità utilizzavano differenti risoluzioni dei pixel, il mode 1 a 4 colori con risoluzione a 320×200, il mode 0 160×200 double pixel ed il mode 2 640×200 half pixel.
Mi sono dilettato nel creare alcune demo di immagini riadattate, di seguito le immagini dei floppy disk con le “mie” demo in merito, si tratta fondamentalmente di semplici slideshow con immagini che sfruttano le differenti modalità grafiche dell’Amstrad CPC. Queste demo possono girare su un emulatore ma anche in real hardware, su nun vero Amstrad CPC sul quale sono state testate con successo.

Ghouls’N Demons

Sarò sincero, come già sapete son un appassionato di retrogaming, mi piacciono i giochi in generale e spesso mi sorprendo piacevolmente dei remake, delle riedizioni di vecchie glorie, per chi non conosce Ghost’N Goblins, si tratta di un gioco arcade platform di Capcom pubblicato nel 1985, gioco famosissimo, e difficilissimo, ha appassionato milioni di giocatori, croce e delizia, il cui sottotitolo “viaggio nel mondo demoniaco” ha letteralmente creato generazioni di adepti della bestemmia.
Ci sono stati a seguire un nuovo episodio intitolato Ghouls’N Ghosts, sempre di Capcom pubblicato nel 1988, il cui titolo originale  questa volta recitava “il viaggio nel grande mondo dei demoni”, anche in questa occasione il gioco dimostrò di essere ancora messaggero di Satana  infondendo, a mio avviso con merito, la più sfrenata dedizione alla blasfemia.
scherzi a parte entrambi i giochi, anche se differenti in alcune tipicità di gameplay, ebbero  un enorme successo, numerose le conversioni per i computer 8Bit dell’epoca, alcune del tutto dimenticabili, un po’ per la limitatezza dei sistemi di quel tempo rispetto alle macchine arcade, un po’ per la poca accuratezza nello sviluppo, nella consapevolezza che le vendite sarebbero state in parte garantite dal richiamo del titolo. Le cose andarono meglio, non molto ma comunque meglio sulle macchine a 16Bit, le versioni arcade perfect, emulazione a parte, sono successivamente arrivate sulle macchine domestiche da gioco nel decennio successivo. Nel video che vi lascio di seguito una bella carrellata sulle versioni “disponibili” di Ghouls’N Goblins.

Nel tempo, sviluppatori hanno anche ricreato nuove versioni per le vecchie macchina 8Bit, restituendo dignità ad un hardware che avrebbe potuto offrire di più per un titolo nel quale molti avevano investito speranze per la versione “casalinga”.
Tuttavia va ricordato che oggi si ha molta più conoscenza di quelle che sono le vere risorse dei computer 8Bit dell’epoca, grazie alla maggiore documentazione, ormai completamente aperta ed eviscerata da ogni mistero, si possono spremere le macchine ai limiti delle possibilità delle stesse.
Molti sono stati i tributi dedicati a Ghost’N Goblins nel tempo, remake e spin-off usciti su differenti piattaforme di gioco, e molti sono stati i tributi di sviluppatori indipendenti, che si sono cimentati in reinterpretazioni alcune ufficiali altre meno.
Voglio portare alla vostra attenzione Ghouls’N Demons, una sorta di remake dove Sir Arthur dovrà affrontare un mondo di demoni e mostri per salvare l’amata principessa, si tratta di un tributo che pesca da entrambi i gli episodi, al costo di un caffè potrete divertirvi ad inventare nuove e variegate bestemmie.

 

 

 

 

Lo trovate disponibile per il download sulla piattaforma digitale Itch.IO, dove in mezzo a molto letame, al limite delle norme sui diritti di autore  spunta qualche bel fiore che vale la pena cogliere.